La nostra ultima meraviglia in produzione è un metodo classico 100% pinot Nero, le uve sono raccolte tutte manualmente e la produzione delle poche ma prestigiose bottiglie è fatta tutta dal nostro boss, Franco Beltrami.
L’operazione della sboccatura si rende necessaria nel metodo classico per aprire le bottiglie, prima chiuse con il tappo a corona durante i lunghi (almeno 24) mesi di affinamento in cui le bottiglie giacciono nelle cantine in posizione orizzontale, e per rimuovere ciò che resta dei lieviti, inseriti all’interno del vino in fase di tiraggio per far avvenire la “presa di spuma”
Dopo i mesi di affinamento, in cui i lieviti reagiscono in maniera positiva con lo zucchero naturalmente contenuto nel mosto e nel vino, rilasciando una serie di caratteristiche e producendo anidride carbonica-, ha un aspetto torbido, e si possono vedere in sospensione le particelle di lievito, che devono essere rimosse.
Per farlo, si effettua, prima della sboccatura, l’operazione del “remuage” – ovvero le bottiglie vengono messe in posizione verticale, o “in punta” , e girate per alcuni giorni consecutivi per far confluire le rimanenze di lievito nella parte del collo della bottiglia e precisamente del tappo a corona, che contiene al suo interno una piccola canula, detta “bidulle” atta a contenere questi piccoli detriti. Le bottiglie che hanno subito il remuage, e si presentano limpide, poiché tutte le rimanenze di lievito si sono addensate nella zona del tappo, vengono poste- e qui è bene fare attenzione a non inclinarle minimamente; in un cilindro con una soluzione ghiacciante che arriva fino a -30°C, per far sì che il collo della bottiglia e la zona del tappo si ghiaccino; il processo di produzione è lungo e affascinante. Il risultato dà bollicine eleganti e coinvolgenti.
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